Angolo VEG

vegetariani, vegani e nutrizione

“VEG”  … COSA VUOL DIRE OGGI ?

Oggi, solo in Italia, i vegetariani sono circa 4,2 milioni e sembrano essere in aumento. Indubbiamente una buona parte di loro ha sposato motivi etici, salutistici e ambientalistici (così almeno emerge da studi di settore), ma rimango dell’idea che per altri sia solamente una “moda”.

Ad oggi quando parliamo di MONDO VEG, parliamo di un universo intero. Avete mai provato a digitare su google la parola “veg” o “vegan”? C’è una vera e propria community che si dà da fare con eventi, informazioni, corsi e ricette, rubriche, comunicati e rassegne stampa, blog, ristoranti … e tante altre iniziative.

La mia amica ha iniziato proprio così. Un po’ per curiosità (navigando in rete per cercare un ristorante vegetariano), un po’ perché non mangiava ormai più carne già da diverso tempo; mi raccontava proprio l’altro giorno, faceva fatica a digerirla e la ripugnava, e così anche i salumi; il pesce e i crostacei poi sempre meno presenti sulla tavola.

Dopo aver letteralmente “svaligiato” un negozio di prodotti Bio e provato le proteine vegetali del tofu e del tempeh (entrambi derivati della soia), aver assaggiato il seitan (ricavato dal glutine di grano), le polpettine di ceci e i burger di lupini, ha spaziato tra gli scaffali dei cereali: dal miglio al grano saraceno, alla quinoa, all’amaranto e diversi altri tipi (troppi, sarei prolissa …), che semplificherò con un etc… Ortaggi e legumi già li mangiava con una certa frequenza, così come il formaggio e le uova.

Ha iniziato la sua esperienza vegetariana “parziale” sperimentando nuove ricette, ma soprattutto ristoranti, bar e “boutique” (mi piace chiamarle così … provate a farci un giro!) di prodotti biologici, scoprendo un intero mondo VEGETALE… e BIO (anche il BIO meriterà, in seguito, un articolo a parte).

E come lei tanti altri hanno fatto questa scelta alimentare. C’è anche da dire che la carne e le proteine animali sono demonizzate ormai da diversi medici, in particolar modo gli oncologi, come possibili alimenti cancerogeni, tanto che in alcune malattie la dieta vegetariana viene addirittura impiegata come vera e propria “dietoterapia”.

Ma come siamo passati dall’eliminare la carne ad escludere anche il pesce e in alcuni casi anche le uova e i latticini? Inclinazioni diverse, che si sono costituite come veri e propri rami della stessa pianta, dai latto-ovo-vegetariani, ai latto-vegetariani o agli ovo-vegetariani: consumano tutti e tre i gruppi prevalentemente ortaggi, legumi, cereali, semi, frutta e frutta secca, alghe e semi oleosi; per i primi sono inclusi anche il latte e i derivati e le uova e i derivati, per gli altri due gruppi solo latte e derivati (latto-vegetariani) e uova e derivati (ovo-vegetariani). Tutti escludono completamente dalla dieta la carne e il pesce, sia freschi che conservati.

Poi ci sono i vegani, che si nutrono di soli ortaggi, vegetali, cereali (prevalentemente integrali), semi oleosi, frutta e frutta secca.

Fanno parte di un’altra corrente i crudisti, che seguono, nella maggior parte dei casi, un’alimentazione di stampo vegano, ma non mangiano alcun cibo che sia cotto o lavorato perché, a sentir loro, perderebbe le caratteristiche e il valore nutrizionali.

E per ultimi, i più estremi, i fruttariani: si nutrono solo ed esclusivamente di frutti, intesi anche come i frutti di alcuni ortaggi (tipo melanzane, zucca, zucchine, pomodori, peperoni) e di frutta secca e grassa (olive, avocado) e di tutto ciò che non comporta un danno per la vita della pianta.

Ora, sebbene dal punto di vista nutrizionale è dimostrato che, “se i vegetali vengono opportunamente ruotati e associati in modo corretto nell’arco della giornata, possono coprire in modo adeguato i fabbisogni calorici e proteici” (Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets. J Am   Diet Assoc. 2009; 109: 1266-1282), Leggi qui

Pur non mettendo in dubbio i dati, nella realtà credo sia importante tenere sotto controllo lo stato nutrizionale. Soprattutto in certe fasi della vita, quando alcuni nutrienti devono essere spesso integrati per motivi fisiologici, come nel caso del ferro, soprattutto per le giovani donne, le donne in gravidanza e i bambini; della VitB12, che è contenuta esclusivamente nei prodotti di origine animale; della VitD, nel caso soprattutto degli adulti e dei bambini.

Per alcuni regimi così estremi, e mi riferisco soprattutto a chi si nutre solo di frutta e ortaggi, a maggior ragione, programmare con il medico dei controlli di routine è molto, e sottolineo molto importante onde evitare eventuali stati carenziali.

Per tutti quelli che non sposano i principi suddetti e si impongono certe scelte solo perché “di tendenza” consiglio un’alimentazione varia, che prevede il consumo di ortaggi e frutta almeno 2-3 volte al giorno e quotidiano di cereali e proteine (sia vegetali sia animali), opportunamente alternati nell’arco della settimana; è sicuramente il modo migliore per garantire il benessere psicofisico.

Quindi Veg SI, per convinzione ma con coscienza.

P.S.= Per chi non avesse ancora letto “HO SPOSATO UNA VEGANA, UNA STORIA VERA PURTROPPO” di Fausto Brizzi, ne consiglio la lettura perché è un libro leggero, veloce ed esilarante, e cito “un libro divertente e affettuoso su una delle ossessioni della borghesia moderna: il cibo sano e morale”. Vi farà conoscere il vero mondo vegan!

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Francesca

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